Perché la scaramanzia è così importante nel teatro

Perché la scaramanzia è così importante nel teatro

Il teatro è per sua natura magico. Riesce infatti a trasmettere sensazioni ed emozioni, positive o negative che siano, in modo a dir poco sublime.
È passione, istinto, impulso e per questo irrazionale e come tale non poteva non essere scaramantico!
Gli appartengono tantissime superstizioni, una delle più note è la caduta accidentale del copione durante le prove.

Questo infatti significa il totale fallimento dello spettacolo ma, fortunatamente, è scongiurabile sbattendolo per tre volte a terra sullo stesso punto in cui è caduto.

Prima dello spettacolo, invece, è necessario gridare tutt’insieme, per tre volte, la parola “merda”.

Questa invocazione, molto conosciuta da attori e spettatori, deriva dall’usanza ottocentesca di andare a teatro in carrozza. La presenza di molti escrementi di cavallo davanti al teatro significava un elevato numero di pubblico allo spettacolo.

Meno nota, ma altrettanto diffusa, è il chiodo storto.

Trovare un chiodo storto sul palcoscenico è un segnale di buon auspicio. Indicherebbe la fretta dei tecnici di montare la scenografia, significando che lo spettacolo era fortemente atteso dal pubblico. Pare che Luciano Pavarotti fosse molto sensibile a questo tipo di superstizione.

Al centro di un’altra delle più note scaramanzie teatrali c’è Machbet, la più breve e una delle più importanti tragedie di William Shakespeare. Pronunciare ad alta voce questo nome in teatro porterebbe sfortuna. Pare infatti che l’opera del drammaturgo inglese conterrebbe al suo interno degli incantesimi copiati a un gruppo di streghe le quali, avendo scoperto il suo gesto, avrebbero maledetto la tragedia.

Conosciutissima, invece, la tradizione di non indossare mai sul palco il viola.

Il motivo è riscontrabile nel Medioevo e associabile al periodo quaresimale, durante il quale erano vietate le rappresentazioni teatrali, il che significava per gli attori “disagio economico” per quaranta giorni. E qual è il colore indossato dai sacerdoti durante la Quaresima? Ovviamente il viola. Scaramanzia, questa, che coinvolge anche il pubblico: se potete, quando andate a teatro, non indossate mai il viola!

La comparsa dei teatri a Roma, dagli antichi a oggi

La comparsa dei teatri a Roma, dagli antichi a oggi

La comparsa dei teatri a Roma, dagli antichi a oggi

I primi teatri a Roma raccontano la storia dei primi insediamenti e lo sviluppo dell’antica città.

La città di Roma inizia a costruire veri e propri edifici teatrali nel I sec. a.C. Queste prime costruzioni erano in legno (definiti anche teatri provvisori) e tutti localizzati nell’area sud-occidentale del Campo Marzio. I teatri avevano la capacità di contenere migliaia di persone ma comunque insufficienti a contenere tutta la popolazione.

Il primo teatro stabile compare a Roma nel 13 a.C., successivamente venne edificato il teatro di Marcello e quello di Balbo. Complessivamente nel 17 a.C. erano attivi 3 teatri stabili, fino ad arrivare al 55 a.C. dove vennero costruiti oltre 500 teatri provvisori.

L’organizzazione degli spettacoli teatrali

Erano i magistrati che organizzavano gli eventi e le feste in accordo con le compagnie teatrali. Una volta avuto il mandato dal magistrato, il capo della compagnia teatrale provvedeva alla preparazione degli oggetti di scena, alla musica ed ai costumi. Le compagnie teatrali a loro volta ricevevano un compenso e un bonus extra in genere decretato dal pubblico.
La pubblicità per i spettacoli veniva fatta attraverso i manifesti con i programmi delle serate ed appesi in tutta la città.

L’ingresso agli spettacoli erano gratuito se finanziati dal governo di Roma ed era aperto a tutti.

I teatri di Roma antica

Teatro di Pompeo: è il primo vero teatro stabile nella città. Costruito da Pompeo Magno, è il primo complesso a due nuclei con dimensioni straordinarie. Il teatro, era considerato il più importante della città.

Il Teatro Eliseo

“La cultura teatrale deve essere un punto non in discussione, ma uno strumento di sviluppo delle emozioni e delle creatività per le nuove generazioni.”

Roma è un museo a cielo aperto e merita di vedere realizzato un progetto in grado di creare sinergie tra teatri.

Un esempio per ridare alla capitale il suo ruolo di laboratorio teatrale per il futuro è l’Eliseo, un nuovo punto di partenza per riportare il teatro italiano al centro dell’agenda dei romani e della politica del nostro paese.

L’Eliseo
Nel corso degli anni hanno solcato il palco di questo teatro attori del calibro di Visconti e De Filippo.

Situato nella centralissima via Nazionale, sorto nella primavera del 1900 come teatro all’aperto con il nome di Arena Nazionale, nel maggio del 1918 prende il nome dalla nuova e definitiva insegna “Teatro Eliseo”.

Negli anni 80 e 90 continua ad ospitare spettacoli di qualità fino ad oggi dove ha continuato a essere il palcoscenico delle grandi produzioni mentre il Piccolo Eliseo è aperto alle nuove drammaturgie ai nuovi interpreti e registi.

La stagione 2018
Il Teatro Eliseo si prepara a una stagione 2018 molto ricca e variegata con una offerta mirata al mondo della scuola, un programma di percorso di alternanza scuola-lavoro, progetti condivisi, fra tutti la Giornata Mondiale del Teatro.

Teatro a Roma

I migliori teatri di Roma

In questo articolo vi elenchiamo i migliori teatri di Roma, un vasto elenco di offerte culturali nell’ambito teatrale, per la qualità delle proposte, spazi a disposizione e accoglienza.

Teatro Brancaccio: E’ stato inaugurato nel 1916 con il nome di Teatro Morgana, solo successivamente prese il nome di Teatro Brancaccio. Progettato dall’architetto Luca Carimini e realizzato dall’ingegner Carlo Sacconi, situato fra Piazza di Santa Maria Maggiore e Piazza San Giovanni in Laterano, rappresenta uno dei più importanti teatri di Roma, per balletti e musical.

Teatro Sistina: Inaugurato nel 1949 come cinema/teatro è stato ideato come una sala immensa priva di colonne che permette una visione nitida del palco da qualsiasi angolo del teatro. Rappresenta uno dei maggiori teatri per la qualità delle opere in Italia, tanto da assumere il nome di teatro dei romani.

Teatro Argentina: Inaugurato nel 1732, il Teatro Argentina risalenti all’epoca di Augusto è, insieme al teatro India la raffigurazione della culturale Teatrale di Roma. All’interno è stato fondato il Museo Storico del Teatro, che è possibile visitare previa prenotazione. Il Teatro Argentina ospita rappresentazioni di prosa e manifestazioni musicali sia operistiche che sinfoniche.